La Maremma è una terra ricca di storia e di civiltà, sin dai primi insediamenti degli Etruschi. Una terra dura, difficile, ostile, che l'uomo da sempre ha faticato ad addomesticare, riuscendo infine ad averne ragione, soprattutto a partire dalle prime grandi bonifiche cominciate nell'800 dai Granduchi Lorena di Toscana, poi completate nel '900.
Si contraddistingue per le numerose aree naturalistiche protette (quasi 40.000 ettari), che permettono di conoscere le realtà e le varietà faunistiche e botaniche, gli insetti e i fiori, la luce e i paesaggi di una terra capace di regalare grandi emozioni.
Le Oasi naturistiche non sono separate dal resto del territorio, sono simboli di un mondo unico, di una regione che vuole affermare un modello complessivo di vita e di rispetto degli equilibri naturali, nei tempi e nei ritmi segnati dallo scorrere delle stagioni.
L'Oasi San Felice si inserisce in questo mirabile contesto, nella fascia delle zone umide del litorale tirrenico, parte della pineta del Tombolo, zona di protezione della Riserva Naturale della Diaccia-Botrona, gestita dalla Provincia di Grosseto. È un'area di profonde suggestioni in bilico tra mare e terra, ricca di biodiversità, di bellezze paesaggistiche, di odori, di voci, di colori che si rincorrono al mutar delle stagioni, un pieno di sensazioni per una profonda e rivitalizzante esperienza della Natura, verrebbe da dire, come Dio l'ha fatta.